L'Ambiente

La zone offre piacevoli opportunità di svago per gli amanti della vita all'aria aperta; la zona boscosa che fa da corona al torrente Corno ed al fiume Judrio è l'ideale per le passeggiate a cavallo.
Vi crescono boschi ombrosi relativamente integri, formati da olmi, aceri, querce e robinie; varia è la fauna che annovera eleganti caprioli, irascibili tassi, astute volpi e vispi scoiattoli.
Numerose sono le specie di uccelli che, soprattutto nella zona del torrente Torre, in vista del vasto letto ghiaioso, fanno la gioia di "birdwatchers" e fotografi naturalisti; non sono affatto rare infatti le osservazioni di specie come l'occhione, il topino, le averle, il gruccione ed il corriere piccolo con comparse d'eccezione come le cicogne e la variopinta ghiandaia marina.
Coloro che si trovano a visitare questi luoghi durante le feste patronali (S. Michele Arcangelo il 29 settembre e San Zenone il 12 aprile) potranno approfittarsi dell'opportunità di assaporare i piatti tipici della cucina contadina tramandati di madre in figlia per secoli come il "pistun" (piatto pasquale) e piacevolmente "contaminati" dalle influenze slave e tedesche che nel tempo hanno arricchito i cibi ed il modo di essere di queste genti delle "durae cervicis".
Risorse del territorio

L'economia prettamente rurale di un tempo si è notevolmente trasformata: gli addetti in agricoltura sono ormai una netta minoranza; molti tra gli abitanti trovano occupazione nelle numerose aziende artigiane, industriali e di servizi del "Distretto della Sedia" di cui il Comune fa parte. Ciò nonostante, la campagna è intensamente coltivata e dove sino a tempi relativamente recenti vi erano prati e boschi di querce ora prosperano ordinati vigneti e frutteti.
I terreni ghiaioso-argillosi di origine alluvionale sono ideali per la coltivazione della vite e conferiscono profumo ai vini bianchi e corpo a quelli rossi.
Da ricordare che, qua e la', sopravvivono ancora delle vecchissime piante di varietà d'uve autoctone meritevoli di essere salvate dall'oblio, non tanto per le caratteristiche organolettiche del prodotto quanto per una questione di diversità genetica e di ricchezza culturale, alla pari delle antiche varietà di frutta che resistono negli orti familiari.
Inoltre una ristretta fascia di terreni limoso - sabbiosi, prossima al torrente Torre a valle di Viscone, consente la produzione, piuttosto limitata, di ottimi asparagi la cui bontà ha avuto numerosi riconoscimenti nelle rassegne del settore.