Longobardi, Franchi e Ungari in Friuli

Aquileia, che nei primi secoli dell’impero è la più grande città romana settentrionale e meta di visite di imperatori, viene saccheggiata dai Goti di Alarico nel 410 e poi distrutta dagli Unni di Attila nel 452. Quando arrivano i Longobardi, nel VI secolo d.C., il suo ruolo egemone è ormai venuto meno. I Longobardi sono di origine scandinava; giungono nella Germani settentrionale in età imperiale (ne  parlano gli storici latini Velleio Patercolo nel 5 d.C. e poi Tacito nel 98 d.C.). Si spostano poi in Pannonia (l’attuale Ungheria) e da qui muovono, nel 568, alla volta dell’Italia. Entrati in Friuli, prima di proseguire verso sud, il loro re Alboino nomina il nipote Gisulfo duca di quel primo territorio conquistatao. Gisulfo, primo duca del Friuli, si insedia a Forum Iulii (Cividale).

In generale, i Longobardi si insediano nelle zone più fertili e in particolare a difesa di guadi, ponti e strade e quindi vicino a fiumi e a grandi vie di comunicazione, spesso accanto alle popolazioni già residenti, come testimoniano i cimiteri nei quali si trovano sia resti longobardi che romani. Probabilmente anche a causa di alcune alluvioni che devastano la bassa pianura friulana, in questo periodo il territorio della bassa pare del tutto disabitato, mentre sono documentati stanziamenti longobardi più a nord. Uno di questi è appunto Gonars.

L’insediamento longobardo in Friuli costituisce un cambiamento significativo dal punto di vista sociale, politico, economico. I Longobardi portano nuovo vigore e nuovi stanziamenti; si sostituiscono ai romani nella dirigenza politica e nelle proprietà terriere, ma a differenza dei loro predecessori, i nobili longobardi risiedono nelle terre di loro proprietà. Il territorio si ripopola di nuclei abitati, legati anche alla funzione di presidio delle strade e di difesa dei domini longobardi.

Nel 776 alla dominazione longobarda subentra quella franca, apportatrice di diversi altri cambiamenti dal punto di vista dell’organizzazione del territorio, della società e della economia. Sono secoli, quelli longobardi e franchi segnati da una relativa pace, ai quali però fa seguito il periodo delle invasioni ungare (899-952) che determinano un profondo decadimento delle condizioni di questa pianura, definita da allora anche con il toponimo di “Vastata Hungarorum”.

Riferimenti bibliografici

Breve Storia del Friuli / P.S. Leicht. - 4. ed. / con aggiunte a cura di C.G. Mor. - Udine : Libreria Editrice «Aquileia», 1970

Storia del Friuli / Pio Paschini ; 4 ed. a cura di Giuseppe Fornasir. - Udine : Arti Grafiche Friulane, 1990