La colonizzazione romana della Bassa friulana
Il riferimento per la colonizzazione della Bassa friulana da parte dei Romani è la data di fondazione di Aquileia romana: il 181 a.C. I motivi dell’intervento romano in questa zona sono riportati da Tito Livio, che racconta di un tentativo di fondazione in questo territorio, da parte dei Galli Transalpini, di una città nel 186 a.C. Roma, interessata ad espandersi in questa zona per motivi militari, ma anche economici, respinge i Galli e nel 181 a.C. invia 3000 coloni, ai quali se ne aggiungono altri 1500 nel 169, per fondare la nuova città. Allo stesso tempo, come era prassi comune, i Romani procedono anche alla pianificazione geometrica del territorio per provvedere all’assegnazione dei terreni ai nuovi coloni. La pianificazione più comune nel II secolo a.C. è la centuriazione, cioè la divisione del territorio in base a un tracciato di strade parallele alle due strade principali della città, il cardo e il decumano, tra loro perpendicolari. Il tracciato stradale disegna così un reticolo formato da quadrati o rettangoli. La centuriazione della Bassa friulana, che si riconferma in numerosi elementi topografici che hanno tutti lo stesso orientamento, presenta un’inclinazione diversa da quella di Aquileia; ciò fa pensare a un’opera di pianificazione estesa e specifica per la Bassa friulana, dal Tagliamento all’Isonzo, ai territori della Media pianura a nord della Stradalta.
Negli anni successivi, i Romani procedono nella costruzione delle strade. All’epoca erano probabilmente ancora utilizzate alcune strade protostoriche: nella zona che corrisponde al comune di Gonars passava una strada che andava da ovest a est seguendo la linea delle risorgive. Un’altra strada, da sud a nord est, costeggiava dapprima il Corno, toccava Ad Undecimum (l’attuale Chiarisacco) e proseguiva poi biforcandosi con un ramo verso Fauglis e uno verso Gonars, da dove continuava verso Cividale, guadando il Torre a Percoto.
I Romani realizzano nel 156 o 153 la via Annia, che collegava Iulia Concordia (Concordia) con Aquileia, passando per Palazzolo, Muzzana, Zellina, Ad Undecimum, Malisana e nel 148 la via Postumia, che metteva in comunicazione Genova con Aquileia, passando per Opitergium (l’attuale Oderzo) e poi, probabilmente, attraversava il Tagliamento nei pressi di Codroipo e proseguiva lungo la linea segnata dalla Stradalta, fino all’innesto con il cardo della centuriazione aquileiese a Sevegliano.
Riferimenti bibliografici
Palma e la Bassa friulana / C.G. Mor. - p. 11-20
In: Palme : 53n Congres, 26 setembar 1976 / Societât Filologjche Furlane. - [Udin : Societât Filologjche Furlane, 1976]
Viabilità e centuriazioni nella pianura aquileiese / F. Prenc. - p. 43-58
In: Cammina, cammina... : dalla via dell'ambra alla via della fede / a cura di Silvia Blason Scarel. - Aquileia: Gruppo Archeologico Aquileiese, 2000