I confini del territorio di Gonars

Il territorio del comune di Gonars, sul confine tra la Serenissima e l’Impero,  fu a lungo conteso dai due governi austriaco e veneziano. Va precisato che, contrariamente all’idea attuale di confine, all’epoca esso il più delle volte non aveva delle definizioni precise e incontestabili, e per questo motivo si spiega il continuo conflitto di interessi fra i due Stati confinanti. Gli abitati di Gonars, Fauglis e Ontagnano, già parte dei territori del Patriarcato, con l’occupazione veneziana del Friuli nel 1420 passano sotto il governo veneto, anche se in modo indiretto. La Serenissima riconobbe infatti l’investitura feudale del conte di Gorizia su Ontagnano e Fauglis fino alla morte dell’ultimo discendente, che avverrà nel 1500. A questo punto, inizia una violenta disputa fra la casa d’Austria e la Repubblica veneziana per il dominio della Bassa pianura friulana. Mentre gli austriaci diventano possessori, in quanto eredi, dei beni dei conti di Gorizia, Venezia avanza le sue pretese di governo su quella parte di beni che non molti decenni prima aveva dato in concessione feudale agli stessi conti di Gorizia. Il risultato è una guerra fra la Serenissima repubblica da un lato e l’Austria, fiancheggiata da Spagna, Francia e alcuni principi italiani (a formare la lega di Cambrai) dall’altro. Dopo alterne vicende, la situazione trova una sua sistemazione definitiva con i patti di Noyon del 1516 e la dieta di Worms del 1521, che stabilivano il governo austriaco, fatti salvi i diritti riservati al Patriarca, su di una buona porzione della Bassa pianura friulana, compresi gli abitati di Gonars, Fauglis e Ontagnano, che vengono a trovarsi sul confine con i territori veneti. Il governo austriaco su questo territorio si protrae quasi ininterrottamente per circa tre secoli, ma fu soggetto a forti tensioni causate dai continui dissidi fra Serenissima ed Impero. Nel 1615 scoppia una nuova guerra fra Venezia ed Austria, la “guerra di Gradisca”; nel 1618 la pace di Madrid riporta le divisioni territoriali alla condizione precedente all’inizio del contenzioso e riafferma, di conseguenza, il dominio austriaco su Gonars, Fauglis e Ontagnano.

Con il 1647, Gonars, Fauglis e Ontagnano entrano a far parte, per volontà dell’imperatore Ferdinando II, dell’autonoma contea principesca di Gradisca, posta dal 1717 sotto le dirette dipendenze della casa d’Austria e in seguito accorpata, nel 1754, alla contea di Gorizia con il titolo di “Contea di Gorizia e Gradisca”. Sono questi gli anni durante i quali viene in un certo senso portato a compimento il processo di definizione dei confini fra i territori veneti e quelli della casa d’Austria, processo facilitato anche dalla soppressione del patriarcato di Aquileia nel 1751. Nuovi mutamenti arrivano però pochi anni dopo, con i Francesi e poi di nuovo a partire dal 1813, quando il dominio francese viene scalzato dalla riconquista attuata dagli Austriaci. Questo nuovo periodo di dominazione austriaca fu esteso praticamente a tutto il Friuli. Il 7 aprile 1815 viene istituito attraverso un proclama il Regno Lombardo-Veneto, comprendente entro i suoi confini tutti i territori friulani appartenuti un tempo a Venezia. A fianco ed in continuità con esso, la restante parte dei territori friulani, già sotto la tutela austriaca da tempi anteriori alla Rivoluzione francese, andrà invece ad unirsi dal punto di vista amministrativo ai “Paesi della Corona”. Questo confine immaginario, che passava proprio nelle adiacenze di Palmanova, non creava però nessuno stacco o divario fra il neonato Regno Lombardo-Veneto e i domini ereditari della Casa d’Asburgo; le misure amministrative erano più o meno le stesse, quasi identiche erano le misure fiscali, uguale la legge comunale e provinciale, così come le disposizioni riguardanti l’istruzione, la giustizia e gli obblighi militari.

Nell’agosto del 1866 il confine fra il nuovo Regno d’Italia e la casa d’Austria viene fissato, lungo una linea che passava tra Morsano e Gonars, e spostato subito dopo, nel mese di ottobre dello stesso anno, alcuni chilometri ad est di Palmanova. Da quella data in poi l’odierno territorio del Comune di Gonars entrerà a far parte in modo stabile del territorio italiano.

L'ultima variazione ai confini del comune avviene nel 1940, con la creazione del Comune di Torviscosa, formato dai territori di proprietà della Snia e fino a quel momento appartenenti ad altri comuni. Al Comune di Gonars venne tolta, con un taglio netto che seguiva la traccia della bonifica a cui erano stati sottoposti quei territori, la parte più meridionale di territorio. [vedi anche: L'ambiente naturale]